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05 marzo 2016 - 05 giugno 2016, Palazzo del Governatore - Parma
Dal 5 marzo al 5 giugno 2016, al Palazzo del Governatore di Parma, la mostra Giappone Segreto farà luce su uno dei capitoli più importanti della storia della fotografia.
La rassegna, curata da Francesco Paolo Campione, direttore del Museo delle Culture di Lugano, e Marco Fagioli, col patrocinio del Comune di Parma, è prodotta da GAmm Giunti, in collaborazione con il Museo delle Culture di Lugano e la Fondazione Ada Ceschin e Rosanna Pilone di Zurigo che ha voluto depositare a tempo indeterminato il suo patrimonio di opere d’arte giapponesi al Museo delle Culture di Lugano, affinché potesse essere messo a disposizione del mondo degli studi e dell’arte.
La mostra offrirà l’occasione di approfondire un momento della fotografia nipponica passato sotto il nome di Scuola di Yokohama e dei suoi maggiori interpreti - Felice Beato (1832-1907), Raimund von Stillfried-Ratenicz (1837-1911), Adolfo Farsari (1841-1898), Ueno Hikoma (1838-1904), Kusakabe Kimbei (1841-1934), Tamamura Kôzaburô (1856-1923) e Ogawa Kazumasa (1860-1929), la cui caratteristica risiedeva nell’unire la fotografia, la forma artistica più d’avanguardia di quel tempo, con la tradizione delle grafiche giapponesi, realizzando stampe fotografiche su carta all’albumina delicatamente colorate singolarmente a mano da raffinati artigiani.
L’esposizione presenterà 140 fotografie originali, autentici capolavori e vertice della fotografia nipponica, sviluppatasi tra il 1860 e il 1910. In questo periodo, infatti, il Giappone fu testimone di un insolito connubio tra la tecnica fotografica occidentale e la maestria dei pittori locali, eredi di un’antica e raffinata tradizione, capaci di applicare perfettamente il colore anche su minuscole superfici
Il percorso espositivo, che ruota attorno ai capolavori della scuola di Yokohama, uno dei vertici della fotografia dell’Ottocento, e all’esperienza del viaggio dei ‘globetrotter’, seguirà un itinerario tematico, intervallato da tre piccole aree che presenteranno otto preziosi album-souvenir con le copertine in lacca giapponese, 20 rare carte de visite, 12 stampe xilografiche policrome dei migliori maestri dell’ukiyo-e quali Hokusai, Hiroshige e Utamaro.
Le fotografie saranno messe in relazione anche ad alcuni esempi di arte decorativa giapponese, tra cui spiccano un’armatura da samurai del XVIII secolo, le maschere del teatro classico nô e alcuni splendidi kimono.
Ad accompagnare idealmente il visitatore ci sarà la figura di Enrico II di Borbone, fratello dell’ultimo regnante del Ducato di Parma, protagonista con la moglie, tra il 1887 e il 1889, di un lungo viaggio in Giappone, dal quale tornò con un’enorme collezione di opere d’arte giapponesi.