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28 marzo 2024
Con oltre centocinquanta opere su carta realizzate tra il 2004 e il 2021, l’esposizione offre una panoramica delle più recenti espressioni di Yang Xiaojian (Taiyuan, Shanxi 1960) e restituisce l’itinerario del tutto originale che ha portato l’artista cinese ad abbandonare la scrittura calligrafica tradizionale a favore della pittura pura, dove non vi è alcuna distinzione fra astratto e figurativo.
Percorrendo le sale espositive, dalle prime grandi carte esposte, veri e propri paesaggi astratti, il visitatore assiste a un progressivo restringimento delle dimensioni delle opere che, metaforicamente, traduce in immagini l’ideale percorso dell’artista verso l’essenza e la natura individuale.
L’iniziativa è il nuovo capitolo del ciclo «Global Aesthetics», con il quale il MUSEC esplora le varie forme e i diversi linguaggi della creatività contemporanea, per riportare al centro dell’attenzione le ragioni profonde e il contesto dei processi di creazione artistica.