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13 giugno 2015 - 23 agosto 2015, Heleneum, Lugano
L'esposizione “Jamini Roy. Dalla Tradizione alla Modernità. La Collezione Kumar” è stata presentata all'Heleneum in anteprima per l'Europa. È dedicata all'artista bengalese Jamini Roy, insignito dello State Award of Padma Bhushan dal governo dell'India nel 1955 e considerato dalla critica internazionale il Matisse indiano per i suoi lavori ispirati sia all'arte tradizionale indiana, sia alle avanguardie artistiche contemporanee occidentali.
Fonte di provenienza delle opere è la Collezione Kumar che abbraccia l'intera produzione dell'artista, dai primi schizzi giovanili degli anni Venti, alle ultime tele della fine degli anni Sessanta. Considerata la più vasta collezione fuori dall'India, per la prima volta oggetto di un catalogo critico, appartiene all'imprenditore, docente di marketing e collezionista indiano Nirmalya Kumar che, da oltre dieci anni, studia la figura di Jamini Roy, ne acquista i lavori e li mostra al pubblico con l'intento di salvaguardare i caratteri propri di una cultura millenaria e favorire la diffusione dell'arte indiana contemporanea presso gli addetti ai lavori e il pubblico internazionale. L'esposizione, inserita all'interno del progetto «OrientArt» che ha per obiettivo presentare il rapporto fra l'arte contemporanea dell'Asia e il contesto ideologico e culturale in cui essa si muove, è stata ideata, progettata e realizzata dal Museo delle Culture e curata da Caterina Corni in collaborazione con Alessia Borellini. Il catalogo è pubblicato da Silvana Editoriale e curato da Alessia Borellini, Francesco Paolo Campione e Caterina Corni. All'interno della mostra è possibile ammirare 70 capolavori (oli su tela, tempere su carta, guazzi su carta e su lino) realizzati dall'artista nel corso della sua carriera e affiancati da circa 30 sculture in legno del XVII-XIX secolo raffiguranti alcuni protagonisti della mitologia hindu e del folklore, provenienti dai fondi del Museo delle Culture, del Museo etnografico dell'Università di Zurigo e da altre collezioni private. Ad arricchire il percorso espositivo, una selezione di fotografie dell’«India minore» tratte dal celebre reportage del 1930 realizzato da Walter Bosshard (1892-1975), il fotografo a cui si deve la costruzione dell'immagine e l'invenzione dell'«icona» del Mahatma Gandhi.
Jamini Roy nasce il 15 Aprile 1887, a Beliatore, villaggio bengalese a 180 km a nord-ovest di Calcutta. A determinare il percorso dell'artista è l'iscrizione, a soli 16 anni, al Government College of Art and Craft di Calcutta, guidato dall'illuminato storico dell'arte inglese Ernest Binfield Havell (1861-1934) e da Abanindranath Tagore (1871-1951), figura di spicco per la nascita e lo sviluppo del movimento noto col nome di Bengal School, corrente che coniuga la profonda consapevolezza del valore della cultura indiana con il linguaggio artistico occidentale. In un clima di grande fermento creativo, Jamini Roy inizia perciò il processo di formazione di quella che sarà poi la sua poetica e il suo stile distintivo che lo renderanno famoso in tutto il mondo e uno degli artisti più celebrati e omaggiati in India. Alle opere iniziali, intrise di avanguardia europea, che egli fa interagire, anche ideologicamente, con i differenti linguaggi artistici della millenaria arte indiana, seguirà una costante evoluzione della sua tecnica, sempre contraddistinta dalla particolare attenzione alla semplificazione ed essenzialità delle linee e all'uso di supporti e materiali sempre più in sintonia con la natura. Jamini Roy morirà a Calcutta il 24 Aprile 1972 all'età di 85 anni.
Nirmalya Kumar (b. 1960) ha conseguito il Bachelor Commerce presso la Calcutta University, un MBA dalla University of Illinois di Chicago e il PhD. in marketing dalla Kellogg School of Management, Northwestern University. E’ Member Group Executive Council della Tata Sons dove è responsabile della strategia del gruppo, senonchè visiting professor di marketing alla London Business School. In precedenza ha insegnato alla Harvard Business School, IMD (Svizzera) e alla Northwestern University (Kellogg School of Management). E’ autore di sei libri ed ha pubblicato numerosi articoli nelle principali riviste scientifiche di settore. E' un appassionato sostenitore delle arti e delle cause caritatevoli. E' inoltre custode di una delle principali collezioni private di dipinti di Jamini Roy (1887-1972) e Rabindranath Tagore (1861-1941). E' stato membro della South Asian Acquisition Committee della Tate Modern. In riconoscimento del suo sostegno e della sua impegno per la promozione dell'arte del Asia Sud Orientale, la School of Oriental and African Studies (SOAS), University of London, gli ha riconosciuto una Fellowship onoraria nel 2012.