La «festa dei carri» chiamata anche «grande festa», è la più importante tra le molte che animano i templi indiani. L’esposizione temporanea allestita nello Spazio Cielo del MUSEC fino al 10 marzo 2024, ne racconta la storia e i significati: un’occasione festiva intrisa di sacralità in cui gli dèi escono dal tempio e percorrono le vie dell'abitato trasportati su grandi carri riccamente decorati, vere e proprie architetture mobili che possono raggiungere i trenta metri di altezza.

Oltre cinquanta le opere in mostra, provenienti sia dalle Collezioni del MUSEC sia da quelle del Rietberg Museum e del Völkerkundemuseum der Universität di Zurigo. Si tratta di sculture di divinità e di scene mitologiche che illustrano i meravigliosi ed elaborati linguaggi artistici locali. L’avvicinamento a questa forma di arte e di celebrazione permette all’umano di incontrare il divino. Vi è la riflessione sulla vita, sulla genesi del mondo, sulla lotta tra bene e male. Questi sono temi comuni all’umanità, che nel contesto culturale indiano generano un’infinità di narrazioni mitologiche, testimoniate concretamente da un'arte di grandissima raffinatezza, all’interno di una sorprendente esposizione.