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28 marzo 2024 - 07 luglio 2024, Villa Malpensata, Spazio Cielo
Il nuovo progetto del ciclo «Global Aesthetics» del MUSEC vede protagonista l'artista cinese Yang Xiaojian che confrontandosi sia con l’antica tradizione della calligrafia sia con gli influssi dell’astrattismo occidentale, ha saputo costruire un linguaggio personale in cui tradizione e modernità si intrecciano e si rispecchiano. Curata da Giancarlo Ermotti e da Massimiliano Vitali (MUSEC), l’esposizione Landscapes of Identity presenta 156 opere su carta di riso dipinte a inchiostro e acqua, con talvolta l’aggiunta di colori acrilici, tutte realizzate tra il 2004 e il 2021. La selezione restituisce gli esiti dell’itinerario che ha portato l’artista, nato nel 1960, ad abbandonare l’arte della calligrafia tradizionale a favore dell’astrazione: dalla parola dipinta che condensa il pensiero alla possibilità di restituire, via la pittura astratta, un rapporto più ampio, aperto e comprensivo con l’universo. Per Yang Xiaojian tutto ha inizio con la contemplazione: una nuvola che lentamente avvolge e nasconde il profilo di una montagna, una sedia o altri oggetti, un particolare evento nella società come nella vita personale, ogni cosa può essere fonte d’ispirazione. I segni di inchiostro nero, acrilico e acqua sui fogli di carta di riso sono la traccia visibile delle emozioni e dei pensieri dell’artista. Simili a veri e propri paesaggi che si svelano agli occhi, le opere esposte invitano così anche chi le osserva a concedersi il tempo e il silenzio della contemplazione.
Accompagna la mostra un catalogo in lingua inglese a cura di Massimiliano Vitali, Yang Xiaojian. Landscapes of Identity. Edizioni Fondazione culture e musei, Lugano 2024, 168 pagine, 201 immagini a colori. ISBN 979-12-80443-09-0. CHF/€ 60.
Global Aesthetics
L'esposizione è il quinto appuntamento di «Global Aesthetics», ciclo che esplora le forme e i linguaggi della creatività contemporanea, con l’ambizione di riportare al centro dell’attenzione le ragioni profonde e il contesto dei processi di creazione artistica, ponendo al contempo il visitatore nelle condizioni ideali per vivere una esperienza estetica ricca di sfumature.
Yang Xiaojian nasce nel 1960 a Taiyuan, capitale della provincia settentrionale dello Shanxi. Sin dalla scuola elementare si manifesta la sua naturale propensione per la calligrafia che continua a praticare, anche negli anni del servizio militare, tra il 1976 e il 1981. Approfondisce poi lo studio dei grandi calligrafi del passato e nel 1985 partecipa a un concorso di calligrafia dove vince il primo premio, cui seguiranno numerosi altri riconoscimenti. Negli anni ‘80 inizia a vendere le sue calligrafie e il buon riscontro lo porta a dedicarsi sempre più assiduamente all’attività artistica. Nel 1992 è invitato in Giappone per esporre in diverse città, tra cui Kobe, Osaka, Tokyo, dove tiene performance di scrittura e lezioni. Grazie alla frequentazione di altri importanti calligrafi e artisti cinesi inizia a sviluppare un proprio pensiero artistico e a progredire dal punto di vista tecnico e stilistico. I suoi lavori vengono inclusi in importanti rassegne d’arte in Cina e si susseguono premi nazionali e internazionali. Dopo la morte di suo padre nel 1998, Yang Xiiojian inizia a viaggiare: Hong Kong, Macao, Thailandia, Corea. Durante i suoi viaggi, l’artista raccoglie nuove idee e ispirazioni per i suoi dipinti. Nel 1999 si installa a Shanghai con la moglie e le due figlie. Legge molto e si interessa ai grandi della pittura moderna occidentale, tra i quali: Motherwell, Dubuffet, Soulages, de Kooning, Rotko. Inizia a elaborare lo stile di pittura che lo avrebbe poi reso noto e nei primi anni 2000 il suo lavoro diventa sempre più astratto. Il suo stile dai contrasti netti (hard hedge) inizia a richiamare l’interesse di collezionisti americani ed europei. Partecipa a numerose mostre collettive di calligrafia e di arte contemporanea a Pechino, Seul, Hong Kong, Macao, Shanghai. Nel 2007 il Museo della città di Kyoto gli organizza una personale e il Giappone ospita diverse sue esposizioni. In Europa, ha esposto soprattutto in Francia e Germania; la mostra al MUSEC è la sua seconda mostra personale in Svizzera, dopo quella organizzata nel 2013 a Massagno (Casa Pasquee).
Ritratto dell'artista in studio