Museo delle Culture utilizza i cookie per migliorare l'esperienza degli utenti. Se necessiti di ulteriori informazioni consulta la pagina dedicata. Privacy policy X
14 aprile 2011 - 12 giugno 2011, Heleneum - Lugano
La sesta edizione del ciclo espositivo Dèibambini, prosegue all'insegna dell'esplorazione delle ragioni profonde della creatività infantile, entrando nel dominio dei meccanismi elementari di controllo dei piccoli e grandi determinismi della natura.
Amuleti e talismani sono manufatti da sempre presenti in tutte le culture del mondo. Declinati in innumerevoli forme,essi sono «attivati» da un peculiare potere di attrarre (oppure di allontanare) gli elementi spirituali o materiali in grado d'influenzare o determinare la vita degli individui e dei gruppi. Nella manipolazione degli «oggetti attivi», spesso imitando le strategie di controllo miticomagico della realtà adoperate dai loro genitori, i bambini generano con la fantasia una serie d'interazioni che permettono loro di tracciare legami efficienti e soprattutto rassicuranti fra il piccolo mondo individuale e il grande mondo sociale.
A seguito del seminario introduttivo tenutosi in settembre al Museo e volto ad illustrare ai docenti i temi del progetto creativo, i bambini di una classe della scuole dell'infanzia (Terzerina-Pregassona) e di quattro classi elementari (Breganzona, Lambertenghi, Pazzallo, Cassarate) di Lugano hanno approfondito, mediante un attento lavoro educativo sviluppatosi sull'arco di sei mesi a cavallo fra la scuola e il museo, il significato e il valore degli amuleti e dei talismani. Guidati dai loro maestri e dal personale del Museo, i bambini hanno compiuto un divertente «viaggio» che li ha portati a navigare, oltre le Colonne d’Ercole del Museo delle Culture, alla scoperta della propria sfera intima e di uno spazio immaginario finalmente a portata di mano, fra le onde non più burrascose dei desideri e delle paure. Il risultato della navigazione sono gli amuleti e i talismani di una «tribù di bambini scatenati», rappresentata da sagome di legno disegnate dai piccoli artisti della Scuola dell’infanzia che, come ogni anno, hanno lavorato ad un’opera collettiva, e gli amuleti e i talismani personali, che gli allievi delle elementari hanno riportato come bottino di un’inattesa, quanto profonda e divertente, esplorazione del proprio mondo interiore.
L'esposizione, allestita al pianterreno dell’Heleneum, oltre alle opere realizzate dai bambini, espone alcune opere di arte etnica del MCL, grazie alle quali i bambini hanno iniziato a familiarizzarsi con il magico mondo degli amuleti e talismani. Tra queste l’heitiki, pendaglio ornamentale della Polinesia, le maschere in miniatura utilizzate come passaporto per accedere alle società esclusive in Nuova Guinea, o il karahut, ornamento maschile da guerra utilizzato come amuleto per terrorizzare il nemico. Inoltre, su supporti multimediali, è presentata una serie di immagini e disegni che contestualizzano il lavoro, illustrandone il percorso didattico.
Accompagna la mostra un catalogo edito dalla Città di Lugano, corredato da fotografie delle opere commentate dai piccoli «artisti», da contributi di Sandro Lanzetti, Isabella Lenzo Massei, Silvia Paradela, Cesare Poppi, Giulio Zaccarelli e da schede di approfondimento dedicate alle opere del Museo, a cura di Günther Giovannoni. Per consentire a tutti i bambini delle Scuole dell'infanzia e delle scuole elementari del Canton Ticino di ripercorrere le tappe del progetto e realizzare, a loro volta, un' opera in miniatura, il Museo offre gratuitamente la possibilità di svolgere atelier didattici (su prenotazione). Per le scuole medie e superiori sono previsti percorsi guidati di approfondimento sulle tematiche antropologiche trattate dal progetto.