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27 March 2025 - 29 June 2025, Villa Malpensata, Lugano

Ars Canusina. Arte e artigianato dei bambini della Colonia-Scuola «A. Marro»

Ars Canusina inaugura il tredicesimo capitolo del ciclo «Dèibambini», dedicato dal 2006 alla creatività infantile. A cura di Massimilano Vitali e Chiara Bombardieri, il progetto è stato ideato dal MUSEC e condiviso sin dall’inizio dall’Azienda Unità Sanitaria Locale di Reggio Emilia, con la collaborazione della Diocesi di Reggio Emilia e Guastalla (Museo Diocesano), e dell’Associazione «Ars Canusina» di Bibbiano (Reggio Emilia) e indaga l’interazione tra arte, artigianato e psicopedagogia attraverso le opere tessili e ceramiche realizzate dai bambini della Colonia-Scuola «A. Marro», sotto la guida della psichiatra Maria Bertolani Del Rio (1892-1978).

Per comprendere la vicenda della Colonia-Scuola «A. Marro» e dell’esperienza di arte terapia dell’Ars Canusina, bisogna innanzi tutto ricordare che la sua parabola ebbe luogo, quasi per intero, nell’Europa intimorita dalle irrazionali politiche dei totalitarismi e dall’efferato tentativo di «curare la razza a cominciare dalla maternità e dall’infanzia». In un contesto segnato da concezioni psicoterapeutiche ancora prettamente positiviste, grazie all’opera innovatrice, coraggiosa e solerte di Maria Bertolani del Rio (1892-1978), centinaia di bambini con problemi psichiatrici o caratteriali poterono migliorare decisamente la loro condizione ed essere in molti casi inseriti nella vita sociale. Parte rilevante della terapia seguita nella Colonia-Scuola fu l’applicazione artigianale e artistica di un vero e proprio «alfabeto ornamentale» tratto dai motivi della scultura romanica reggiana: segni consueti nell’immaginario di bambini e ragazzi che trovarono modo di esprimere attraverso la creatività un bisogno innato di armonia e di «regolarità», conquistando un po’ alla volta un senso più quieto, stabile e ordinato della propria esperienza sensoriale e umana.

locandina

Foto gallery

L'esposizione

Allestita nello Spazio Maraini l’esposizione temporanea presenta oltre sessanta opere realizzate dai bambini e dai ragazzi della Colonia-Scuola «A. Marro» tra il 1932 e il 1952: album di cuoio, terrecotte, ceramiche smaltate e preziosissimi ricami policromi, questi ultimi frutto di una maestria davvero straordinaria.

Le opere e i documenti storici provengono dall’Archivio dell’Ex Ospedale Psichiatrico «San Lazzaro» di Reggio Emilia, oggi parte del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche del Servizio Sanitario Regionale Emilia-Romagna.

Il percorso espositivo è inoltre arricchito da due capitelli scolpiti e da due bassorilievi in stile romanico matildico (IX-XIII secolo), provenienti dalle collezioni del Museo Diocesano di Reggio Emilia e Guastalla, oltre che da una grande quantità di fotografie storiche che documentano la vita quotidiana all’interno della Colonia-Scuola.

 

Il catalogo

In occasione dell’esposizione è pubblicato il tredicesimo volume della collana «Dèibambini» (Edizioni Fondazione culture e musei, Lugano). Il catalogo è a cura di Chiara Bombardieri e Massimiliano Vitali. Il volume ripercorre le tappe della ricerca scientifica condotta per la creazione del progetto espositivo ed è introdotto dalla prefazione di Gian Maria Galeazzi. L'articolo introduttivo, affidato a Francesco Paolo Campione, riassume le ragioni all'origine dell'indagine, per passare poi in rassegna le fasi della lunga e articolata ricerca e i temi che hanno progressivamente preso corpo in corso d'opera.

Negli altri articoli:

• Anna Debè approfondisce le dimensioni organizzative, pedagogiche e cliniche della Colonia-Scuola «A. Marro» e, in particolare, le qualità delle figure educative che, nell'arco di circa un ventennio, hanno guidato i laboratori artistici pomeridiani;
• Massimiliano Vitali contestualizza i meccanismi di esclusione sociale in questione e traccia un identikit dei piccoli ospiti del «Marro»;
• Sabrina Camporini affronta uno studio sistematico dell'alfabeto dell'Ars Canusina, interpretandone i significati e i valori, sia alla luce dei principi compositivi, sia in rapporto al loro configurarsi come elementi di una peculiare pratica terapeutica;
• Chiara Bombardieri approfondisce la biografia e l'opera di Maria Bertolani Del Rio;
• Clementina Santi presenta la figura storica di Matilde di Canossa, mettendo in luce gli aspetti che hanno esercitato una profonda fascinazione in Maria Bertolani Del Rio;
• Giorgio Bedoni evidenzia gli aspetti più originali e interessanti dell'esperienza artistica e terapeutica, tematizzando gli scenari storici in cui è andata inserendosi lungo il crinale tra arte e cura;
• Maria Neroni si sofferma sull'eredità artigianale della vicenda storica e l'importante impegno oggi dedicato alla salvaguardia e alla conservazione del ricamo matildico;
• Marta Santi presenta i criteri che l'hanno guidata nella progettazione del l'allestimento;
• Sabrina Camporini presenta i caratteri dell'ambientazione sonora che accompagna l'esposizione.

Completano il volume:

• le riproduzioni a colori delle opere esposte, accompagnate dalle schede critiche curate da Massimiliano Vitali;
• un ricco corredo di fotografie che ritraggono la vita quotidiana all'interno del «Marro» tra gli anni Venti e Quaranta, messe a disposizione dall'Archivio dell'Ex Ospedale Psichiatrico «San Lazzaro».